Frattura femore risarcimento danni

Frattura del femore e risarcimento danni: richiesta e importo

Vuoi richiedere un risarcimento danni per frattura al femore scomposta e sapere come procedere? Sei nel posto giusto.

Affidandoti al nostro team di avvocati esperti in materia ricevi il supporto legale necessario ad ottenere giustizia.

 

 

Quando spetta il risarcimento danni per frattura del femore

Il risarcimento danni frattura femore spetta quando viene causata da un incidente e a seguito di una valutazione medico-legale dettagliata.

Questa valutazione avviene dopo che la frattura è stata stabilizzata e la vittima ha completato il trattamento medico necessario per il recupero.

Il medico legale utilizza scale di valutazione e metodi tabellari per determinare la percentuale di invalidità, basandosi su documentazione clinica, esami radiologici e una visita obiettiva.

Questo processo serve a quantificare la disabilità e il grado di impatto sulla vita quotidiana della persona, fondamentali per determinare l’entità del risarcimento dovuto per il danno subito.

 

Come richiedere il risarcimento per frattura al femore

Per richiedere il risarcimento danni per una frattura al femore, occorre avviare la procedura con la compagnia assicurativa del veicolo responsabile dell’incidente.

La richiesta deve essere rivolta anche al conducente e al proprietario del veicolo, se diversi.

È utile dettagliare le parti coinvolte, i veicoli coinvolti, nonché la data e il luogo dell’incidente, fornire le generalità dei testimoni e degli agenti delle forze dell’ordine presenti.

Una volta presentata la richiesta, l’assicurazione avvierà il procedimento e proporrà una compensazione entro 90 giorni.

 

Come si calcola il risarcimento danno frattura femore

Il calcolo del risarcimento per la frattura al femore occorsa in un incidente stradale dipende dalla tipologia e gravità del danno subito, e richiede una valutazione accurata da parte di consulenti medico-legali.

Come per qualsiasi incidente con lesioni fisiche, il danno biologico viene quantificato in base alla percentuale di invalidità permanente e ai giorni di inabilità temporanea provocati dalle ferite riportate nell’incidente.

Per la frattura al femore, l’entità del risarcimento è determinata utilizzando tabelle specifiche che classificano i punti di invalidità permanente, variando da un minimo di 4 punti fino a un massimo di 30.

 

La nostra assistenza

Consapevoli delle difficoltà che puoi incontrare nell’affermare i tuoi diritti, ci impegniamo ad ascoltarti attentamente e comprendere appieno le tue esigenze.

Ti offriamo la soluzione al tuo problema occupandoci di:

  • gestire la documentazione necessaria con l’assicurazione del veicolo responsabile dell’incidente
  • coordinare consulenze mediche e perizie per valutare l’entità del danno e quantificare la giusta compensazione
  • rappresentarti nelle trattative per assicurarti il massimo risarcimento possibile.

Lavoreremo con determinazione per far valere i tuoi diritti nel modo più efficace possibile.

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La negoziazione assistita per la frattura del femore

Se il risarcimento offerto è inferiore alle aspettative, la vittima può rifiutare la proposta. In questo caso, la compagnia assicurativa è comunque tenuta a versare entro 15 giorni l’importo riconosciuto, che sarà considerato un acconto rispetto a eventuali somme maggiori stabilite successivamente.

Prima di avviare un’azione legale, la legge richiede però di tentare la procedura di negoziazione assistita.

Per farlo ti basterà richiedere l’assistenza di un nostro avvocato esperto in materia.

 

Frattura al femore: Valutazione dell’invalidità

Le lesioni e le menomazioni sono generalmente categorizzate in micro e macro-permanenti.

Le prime, con un’invalidità fino al 9%, sono regolate dall’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni (D.Lgs. 209/2005).

Le seconde, che vanno dall’10% al 100% di invalidità, fanno riferimento alle Tabelle del Tribunale di Milano.

Il numero di punti di invalidità permanente riconosciuti varia a seconda della tipologia di frattura al femore, del tipo di intervento chirurgico subito dalla vittima, e del suo recupero funzionale organico.

Per esempio, una frattura diafisaria del femore con lievi dolori e limitazioni funzionali può essere valutata intorno al 4%, mentre una frattura diafisaria trattata chirurgicamente con presenza di mezzi di sintesi può essere valutata tra il 5% e il 7%.

Casi più gravi, come la pseudoartrosi da frattura diafisaria del femore, possono portare a un riconoscimento del 15% al 20% di punti di invalidità.

Se la frattura richiede la sostituzione dell’anca con una protesi, questo sarà considerato nella valutazione medico-legale.

 

Frattura dell’acetabolo: Risarcimento e Valutazione dell’Invalidità

Una delle lesioni gravi che possono derivare da un incidente stradale è la frattura dell’acetabolo, che avviene quando una forza spinge la testa del femore contro l’acetabolo.

Questa forza può derivare da un impatto al ginocchio, come accade in caso di urto del ginocchio contro il cruscotto durante una collisione frontale.

A seconda della direzione della forza, la testa del femore può essere spinta al di fuori della cavità dell’anca, causando una lussazione dell’anca.

La frattura dell’acetabolo è una lesione molto complessa che comporta un elevato rischio di invalidità a lungo termine.

 

Frattura al femore: quanto mi pagano per un femore rotto?

Quando si tratta di stabilire un risarcimento per una frattura al femore causata da un incidente stradale, l’intervento di un avvocato diventa fondamentale.

Dopo che il medico legale ha valutato il danno, uno dei nostri avvocati si occuperò di tradurre questo danno in un equivalente monetario.

Questo si fa utilizzando tabelle che convertono i punti percentuali di invalidità in cifre economiche, tenendo in considerazione anche l’età del danneggiato, poiché a ogni anno di età corrisponde un coefficiente che modifica l’ammontare del risarcimento.

 

 

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