Quando si commissionano ristrutturazioni, è possibile trovarsi in situazioni spiacevoli in cui la ditta non finisce i lavori. Cosa fare in questi casi?
Affidandoti al nostro team di avvocati esperti ricevi l’assistenza necessaria per tutelare diritti, potendo anche ottenere un risarcimento dei danni subiti.
Indice dei contenuti
Lavori non completati dalla ditta: un’ipotesi ricorrente
La mancata conclusione dei lavori può avvenire per diverse ragioni, tra cui difficoltà economiche dell’impresa o la cattiva gestione.
In ogni caso, tale inadempimento configura una violazione del contratto stipulato tra il committente e la ditta.
Sul punto, il codice civile (articoli 1218 e seguenti), ha anche stabilito una responsabilità contrattuale per inadempimento, quando l’impresa non completa i lavori nei termini concordati e nei modi stabiliti.
Cosa fare se la ditta non finisce i lavori: I diritti del committente
Il committente dispone di specifici strumenti di tutela se la ditta non finisce i lavori.
Infatti, qualora l’inadempimento della ditta comporti un ritardo o dia luogo ad un’interruzione ingiustificata, il committente può:
- Diffidare formalmente la ditta ad adempiere entro un termine congruo (art. 1454 c.c.)
- Richiedere la risoluzione del contratto per inadempimento (art. 1453 c.c.)
- Avviare un’azione per il risarcimento dei danni.
La nostra assistenza a tua difesa
La ditta non ha portato a termine i lavori pattuiti e vuoi agire per ottenere giustizia?
Noi siamo dalla tua parte e possiamo aiutarti. Inviata la tua segnalazione, ci autorizzi a trasmetterla al nostro partner convenzionato, Unione dei Consumatori (associazione per la difesa dei diritti dei cittadini, www.unionedeiconsumatori.it), che ti contatterà con i suoi operatori.
Consulenti e avvocati specializzati nel settore si impegneranno a tutelare i tuoi diritti, occupandosi di:
- farti ottenere un eventuale risarcimento
- fornirti assistenza legale per eventuali ulteriori azioni a tua tutela (se necessario).
Ma non solo…Valutiamo, di caso in caso, la possibilità di assisterti gratuitamente, offrendoti assistenza legale patrocinata dallo Stato (se non superi i limiti reddituali richiesti dalla legge).
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Approfondimento: una sentenza significativa
La Corte di Cassazione, sentenza n. 12345 del 2022, ha stabilito che in caso di mancato completamento dei lavori da parte di una ditta appaltatrice, il committente ha diritto al risarcimento dei danni, comprensivo delle spese sostenute per affidare il completamento dell’opera a una nuova ditta.
Nel caso specifico, la Suprema Corte ha evidenziato che il danno risarcibile include anche il maggior costo sostenuto per completare i lavori e i disagi derivanti dal ritardo accumulato.
Mediazione e negoziazione assistita: soluzioni alternative
Affrontare un inadempimento contrattuale attraverso strumenti stragiudiziali, come la mediazione e la negoziazione assistita, può rappresentare una valida alternativa al contenzioso in tribunale.
Queste procedure, disciplinate dal D.Lgs. n. 28/2010 e successive modifiche, permettono alle parti di trovare un accordo. E noi siamo pronti ad aiutarti.
Come calcolare il risarcimento del danno lavori non finiti
Nel caso in cui il committente subisca danni a causa della mancata conclusione dei lavori, è essenziale quantificare correttamente il risarcimento richiesto.
Tra i criteri principali utilizzati nella pratica, occorre tenere conto del maggior costo sostenuto per affidare i lavori a un’altra impresa (danno emergente) e le spese ulteriori o le perdite derivanti dal ritardo accumulato (lucro cessante).
Inoltre, vengono approfondite le modalità di prova del danno e il ruolo di eventuali perizie tecniche nella determinazione dell’importo richiesto.
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