Fatture Vodafone dopo disdetta: ecco come non pagarle

Sapevi che se hai ricevuto fatture Vodafone dopo una disdetta queste sono illegittime e non dovresti pagarle?

Cone fare? Leggi l’articolo e scopri come farlo grazie alla nostra assistenza legale gratuita!

Quando le fatture Vodafone dopo la disdetta sono illegittime?

Molti lamentano che Vodafone invii fatture anche dopo la cessazione del contratto, poiché sembra non accettare o non prendere in considerazione la disdetta.

Oppure che dopo la chiusura del rapporto, applichi costi non legittimi che i clienti non sono tenuti a pagare, ad esempio chiedendo:

• la restituzione degli sconti precedentemente applicati
• penali successive alla disdetta, talvolta mascherate sotto voci diverse come “contributo di disattivazione” o “importo per dismissione”
• il saldo in un’unica soluzione di dispositivi acquistati a rate, anche se originariamente concordato un pagamento dilazionato nel tempo.

Cosa fare quindi se anche dopo la disdetta Vodafone continua la fatturazione?

In tutti questi casi, puoi affidarti a noi e risolvere il problema.

Come ti aiutiamo a non pagare la fattura Vodafone dopo disdetta

Mettiamo a tua disposizione assistenza qualificata, fornita da avvocati specializzati nel settore delle telecomunicazioni: ci assumiamo l’onere di alleviarti da ogni preoccupazione, facendoti ottenere:

• lo storno delle somme richieste
• il rimborso del denaro già addebitato in fattura Vodafone dopo disdetta.

Sarai sempre informato sull’andamento della pratica, fino alla risoluzione del problema, offrendoti un servizio gratuito (perchè il nostro onorario lo faremo pagare alla compagnia telefonica).

Su Trustpilot  puoi trovare le esperienze di chi prima di te si è fidato di noi per soddisfare le tue stesse esigenze.

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Consumatori soddisfatti

4.9 / 5

Quali sono i costi legittimi e i diritti dei consumatori per la disdetta Vodafone?

Con la Legge Bersani 2/4/2007 n. 40 è stato introdotto il diritto di disdire senza pagare penali.

I contratti di servizi di telefonia, inclusi quelli stipulati con Vodafone, generalmente prevedono un impegno massimo di 24 mesi, con possibilità di rinnovo.

Al termine di questo periodo, i clienti che decidono di non rinnovare il loro abbonamento possono procedere alla disdetta senza incorrere in penalità.

I costi che legittimamente possono essere addebitati nell’ultima fattura dopo la disdetta includono:

• i costi di disattivazione (realmente sostenuti dal gestore e di mediamente 30/40 €)
• la fatturazione del traffico effettuato, fino a un massimo di 30 giorni dopo la disdetta (tempo concesso alla compagnia per fatturare).

Tuttavia, nonostante le disposizioni di legge, vi sono casi in cui i consumatori si trovano a fronteggiare pratiche scorrette, per cui occorre capire come tutelarsi.

 

Qual è stato l’intervento dell’Antitrust a tutela dei consumatori?

L’Autorità Antitrust ha imposto sanzioni pecuniarie per un totale di un milione di euro a quattro imprese: Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb.

Queste società sono state accusate di aver adottato pratiche scorrette nella gestione delle disdette dei servizi di telefonia mobile e fissa.

Le multe sono state così ripartite: Vodafone S.p.A. è stata sanzionata con 400mila euro, Wind Tre S.p.A. con 300mila euro, Telecom S.p.A. con 200mila euro e Fastweb S.p.A. con 100mila euro.