Contratto non richiesto Enel Energia

Contratto non richiesto Enel energia: denuncia e disconoscimento

L’attivazione di un contratto Enel non richiesto è contestabile e annullabile.

Il nostro team di avvocati esperti può offrirti il supporto legale necessario per risolvere la questione.

 

 

Cosa sono i contratti non richiesti?

Un contratto non richiesto si verifica quando un consumatore si ritrova a essere parte di un accordo di fornitura di servizi, come l’energia, senza averlo effettivamente accettato o senza essere pienamente consapevole delle implicazioni.

Per legge, si considerano contratti non richiesti quelli stipulati al di fuori degli uffici commerciali del venditore, come quelli conclusi per telefono, porta a porta, o in luoghi pubblici come la strada o centri commerciali.

Questi contratti, se realizzati senza un chiaro consenso informato, possono essere classificati come non richiesti.

 

Come recedere da un contratto di energia non richiesto

Se si scopre di aver firmato un contratto di energia non desiderato, si ha la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento entro 10 giorni dalla firma, permettendo di annullare il contratto senza fornire spiegazioni e senza costi.

Se invece il cambio di fornitore è già stato effettuato e ci si rende conto solo dopo del cambiamento, esiste una procedura di ripristino per ritornare al fornitore originario.

Questa opzione è disponibile solo se il nuovo fornitore fa parte di un elenco di società che accettano volontariamente tale procedura.

In caso di reclamo accettato, o se un organo competente rileva l’infondatezza del rifiuto del reclamo, il fornitore non richiesto deve annullare le bollette emesse e ricalcolarle secondo le tariffe del servizio di maggior tutela, escludendo i costi di commercializzazione.

 

La nostra assistenza

Ogni giorno, molte persone si trovano ad affrontare le scorrettezze commerciali attuate dai fornitori di luce, gas e acqua.

Se ti trovi in questa situazione, non esitare a condividere la tua storia con noi.

Siamo qui per aiutarti a risolvere questo problema.

Il nostro team di avvocati specializzati è dedicato a garantire che tu ottenga la giustizia che meriti.

Lavoreremo instancabilmente per assicurarti il disconoscimento del contratto e denunciare l’utilizzo improprio dei tuoi dati personali.

Leggi le testimonianze su Trustpilot di coloro che hanno già scelto di affidarsi a noi per soddisfare le tue stesse necessità.

Non lasciare che l’ingiustizia ti privi dei tuoi diritti.

 

Segnala il tuo problema

Dichiaro di aver letto e accettato l’ informativa privacy ai sensi e per gli effetti art.7 e ss. e art.13 del Reg.(UE)2016/679

 

Devo pagare le bollette emesse dal fornitore non richiesto?

Se ti ritrovi a dover pagare bollette emesse da un fornitore di energia che non hai scelto, non sei tenuto a pagare le stesse tariffe regolari.

Il fornitore, una volta riconosciuta la non volontarietà del contratto, deve annullare le fatture già emesse e ricalcolare i costi applicando le tariffe previste dal servizio di tutela, escludendo completamente i costi di commercializzazione e vendita.

Questo include l’eliminazione della quota fissa di commercializzazione e vendita per l’elettricità e sia la quota fissa che quella variabile per il gas.

 

Cos’è il ripristino veloce del contratto luce e gas?

Il “ripristino veloce” del contratto di fornitura di luce e gas, introdotto dalla delibera 228/2017/R/com dell’Autorità di regolazione, è una procedura che permette ai consumatori di annullare un cambio fornitore non voluto e di tornare rapidamente al loro precedente fornitore di energia.

A partire dal 1° maggio, i clienti domestici che si accorgono di una attivazione non richiesta possono richiedere il ripristino al loro vecchio fornitore attraverso un reclamo scritto, da inviare entro 40 giorni dalla ricezione della prima bolletta del nuovo fornitore.

Se il reclamo è accettato, il nuovo fornitore deve informare il cliente sulla possibilità di riattivare il contratto precedente con le condizioni del servizio di tutela.

Il cliente può anche optare per una conciliazione tramite l’Autorità, o procedere con altri ricorsi legali disponibili.

Se il fornitore rifiuta il reclamo, il cliente può rivolgersi allo Sportello del Consumatore per ulteriori verifiche.

Questo processo mira a proteggere i consumatori da cambi di fornitore non consensuali e a garantire la trasparenza nelle procedure di cambio fornitore.

 

 

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