Sapere come si calcola un risarcimento per malasanità permette di tutelarsi adeguatamente e di ottenere il giusto compenso per i danni subiti.
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Indice dei contenuti
Come si calcola il risarcimento per malasanità
Quando si rimane vittime di errori medici, sorge spontanea una domanda: come viene calcolato il risarcimento per malasanità?
Questo importo viene stabilito sulla base di due distinti parametri introdotti dalle Tabelle di Milano:
- le menomazioni cui viene attribuito un punteggio pari o inferiore al 9%rientrano tra le micro-permanenti
- caso di valori superiori o uguali al 10%siamo in presenza di macro-permanenti
Inoltre, ai fine di definire il preciso ammontare del risarcimento, verranno tenuti in considerazione parametri come:
- l’età del danneggiato
- il tipo di lesione e l’organo o il distretto anatomico danneggiato
- l’incidenza della menomazione sulle abitudini quotidiane e sulla vita.
Questo perché il calcolo viene personalizzato in modo da garantire che sia proporzionale alle lesione effettivamente subite.
Le componenti del calcolo del risarcimento malasanità
Oltre alla valutazione del danno alla salute (o danno biologico) il calcolo del risarcimento da malasanità tiene conto delle conseguenze patrimoniali ed emotive subite.
Difatti, l’importo risarcibile comprende le seguenti componente:
- danno patrimoniale per tutte le spese economiche sostenute in conseguenza dell’evento lesivo (costi per medicinali, visite e terapie o per giorni di permesso/assenza da lavoro, compromissione della capacità lavorativa e calo reddituale)
- danno non patrimoniale, non di pronta quantificazione economica, come nel caso di lesione del diritto alla salute ed all’integrità psico-fisica.
Se quindi hai dubbi, puoi consultarci e avere un quadro chiaro della tua situazione.
La nostra assistenza
Consapevoli delle difficoltà che puoi incontrare nell’affermare i tuoi diritti, ci impegniamo ad ascoltarti attentamente e comprendere appieno le tue esigenze.
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- calcolare il corretto importo del risarcimento che ti spetta
- presentare una dettagliata richiesta al sanitario responsabile
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Tabelle per il calcolo del risarcimento da malasanità
Come anticipato, il calcolo del risarcimento da malasanità viene basato sulle Tabelle di Milano che sono utilizzate come riferimento da tutti i Tribunali.
Queste prevedono una serie di parametri come la gravità della lesione, l’età del paziente, le spese mediche sostenute, il danno biologico.
Di seguito ti riportiamo alcuni esempi per chiarire come viene effettuato questo calcolo:
- da 0 a 10 anni: 28 punti
- da 11 a 20 anni: 26 punti
- da 21 a 30 anni: 24 punti
- da 31 a 40 anni: 22 punti
- da 41 a 50 anni: 20 punti
- da 51 a 50 anni: 18 punti
- da 61 a 70 anni: 16 punti
- da 71 a 80 anni: 12 punti
- da 81 a 90 anni: 8 punti
- da 91 a 100 anni: 4 punti
Nel caso di decesso, si aggiungono fino a 16 punti, tenendo conto dell’intensità del rapporto affettivo che intercorreva tra la vittima e il familiare che richiede il risarcimento.
Naturalmente si tratta di tabelle contenenti moltissimi valori che sono orientativi, dal momento che ogni singolo caso di malasanità presenta le proprie particolarità che richiedono un’analisi e una valutazione specifica.
Calcolo risarcimento danni da morte malasanità
Il danno da perdita del rapporto parentale è quello che i familiare sortiscono a seguito del decesso di un caro per casi di negligenza medica.
In questi casi il risarcimento potrà essere richiesto dai congiunti che avevano con la vittima uno stretto legale (ad esempio conviventi, figli o altri soggetti con uno stretto rapporto affettivo).
Utilizzando le tabelle del Tribunale di Milano come riferimento, il risarcimento viene calcolato in modo personalizzato per riflettere adeguatamente il danno subito dai familiari.
Malasanità come si calcola il risarcimento per una donna anziana
Tra i vari casi di malasanità che possono colpire una persona anziana non autosufficiente, uno comune è la caduta dal letto durante il ricovero, dovuta alla mancata sorveglianza del personale medico-sanitario. Un danno tipico in queste situazioni è la frattura del femore.
Consideriamo l’esempio di una donna di 80 anni che ha riportato un’invalidità permanente del 10%. Utilizzando le tabelle del Tribunale di Milano, si prende in considerazione l’età della donna al momento dell’incidente (80 anni) e il grado di invalidità (10%).
Incrociando questi dati, otteniamo un “valore del punto” del danno biologico di €2.247,68. Questo valore può essere aumentato per “personalizzazione” fino al 26%, raggiungendo un valore del punto personalizzato di €2.832,08. Moltiplicando questo valore per i 10 punti di invalidità, otteniamo una somma di €28.320,80.
Questa somma deve poi essere moltiplicata per il coefficiente previsto per il caso specifico (0,605), risultando in un totale di €17.134,00, che rappresenta il risarcimento del danno non patrimoniale biologico, inclusa la sofferenza interiore della persona anziana.
Il giudice può aumentare ulteriormente questa somma fino al 49% se vengono dimostrate ulteriori conseguenze pregiudizievoli.
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