Danni da parto

Danni da parto per malasanità: quando e come ottenere il risarcimento

In caso di lesioni o decesso dovuti a danni da parto è fondamentale sapere che spetta un risarcimento.

Con il nostro team di avvocati specializzati ricevi assistenza legale, assicurandoti che i tuoi diritti siano tutelati.

 

 

Quando si può chiedere il risarcimento per danni da parto

Il risarcimento malasanità nel parto spetta sia dal neonato che ha subito danni permanenti sia ai suoi familiari, che ne subiscono le conseguenze.

Nel caso di morte del neonato, il diritto al risarcimento varia a seconda del momento del decesso:

  • se avviene durante la gravidanza, solo i familiari possono richiedere il risarcimento
  • se avviene dopo un certo periodo di tempo dalla nascita, sia il bambino (il cui diritto si trasmette agli eredi) sia i familiari hanno diritto al risarcimento per la perdita del rapporto parentale.

Il termine per richiedere il risarcimento è di 10 anni per il neonato e di 5 anni per i familiari, calcolati dal momento in cui si è scoperta la causa del danno dovuto a colpa medica.

 

Come si ottiene il risarcimento per malasanità in sala parto

Per ottenere il risarcimento per malasanità da parto ci sono due opzioni:

  • procedimento penale, presentando una denuncia contro il medico ritenuto responsabile delle lesioni o del decesso del neonato
  • causa civile, inviando una richiesta formale di risarcimento all’ospedale, alla clinica privata o al medico responsabile.

In questo secondo caso, se la richiesta viene rifiutata, si può invitare la controparte a una mediazione secondo il d.lgs. 28/2010, oppure rivolgersi al Tribunale per la nomina di un collegio peritale ai sensi dell’art. 696 bis c.p.c.

Se non si raggiunge un accordo tramite mediazione o perizia, si può avviare una causa civile presso il giudice competente.

 

La nostra assistenza

Consapevoli delle difficoltà che puoi incontrare nell’affermare i tuoi diritti, ci impegniamo ad ascoltarti attentamente e comprendere appieno le tue esigenze.

Ti offriamo la soluzione al tuo problema occupandoci di:

  • raccogliere e analizzare la documentazione necessaria e i referti medici
  • valutare i danni subiti emotivi e finanziari per richiedere un risarcimento adeguato
  • rappresentarti in tutte le fasi del processo, dalle trattative iniziali fino all’eventuale contenzioso in tribunale.

Lavoreremo con determinazione per farti ottenere il massimo risarcimento possibile, mettendo a tua disposizione la nostra esperienza e professionalità.

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Il risarcimento del danno non patrimoniale del neonato

Quando un neonato subisce lesioni a causa di negligenza medica durante la gravidanza o il parto, è necessario valutare, tramite una consulenza medico-legale, quali lesioni specifiche si sono verificate e come influenzeranno la sua vita.

Queste lesioni possono essere fisiche o psichiche, e il danno risultante, definito biologico, riguarda direttamente la funzionalità fisica e mentale del neonato.

Le lesioni possono essere temporanee, in relazione al periodo di ricovero e fino alla stabilizzazione delle condizioni del neonato, oppure permanenti.

Le lesioni permanenti si distinguono in microlesioni (invalidità fino al 9%) e macrolesioni (invalidità dal 10% al 100%).

La quantificazione del danno biologico si basa su parametri stabiliti dal Codice delle Assicurazioni per le microlesioni, mentre per le macrolesioni si utilizzano le tabelle elaborate dai principali tribunali italiani, come quelli di Milano o Roma.

Oltre al danno biologico, il risarcimento può includere il danno per lesione di specifici aspetti dinamico-relazionali personali e il danno morale per la sofferenza soggettiva. Questi elementi consentono una “personalizzazione” del risarcimento, aumentando l’importo complessivo sulla base delle aliquote di personalizzazione previste dall’art. 139 del Codice delle Assicurazioni per le microlesioni, o dalle tabelle milanesi o romane per le macrolesioni.

 

Il risarcimento del danno patrimoniale del neonato

Nel caso di un neonato che diventi invalido a causa di negligenza medica, il risarcimento del danno patrimoniale legato alla perdita della capacità lavorativa deve essere calcolato senza considerare il periodo di tempo tra la nascita e il raggiungimento dell’età lavorativa.

Per valutare il danno da perdita della capacità di lavoro in un individuo non ancora in età lavorativa al momento del fatto, si seguono questi criteri:

  1. Sommare e rivalutare i redditi ipotetici persi dal momento in cui l’individuo raggiunge l’età lavorativa fino al momento del risarcimento
  2. Capitalizzare i redditi futuri che la vittima perderà dal momento del risarcimento in poi, utilizzando un coefficiente di capitalizzazione basato sull’età della vittima al momento della liquidazione
  3. Se il risarcimento viene effettuato prima che la vittima raggiunga l’età lavorativa, la capitalizzazione può essere basata su un coefficiente corrispondente all’età presunta di ingresso nel mondo del lavoro, oppure sull’età della vittima al momento del risarcimento, con un adeguato aggiustamento per la capitalizzazione anticipata.

Inoltre, il risarcimento del danno patrimoniale include anche le spese mediche sostenute per le cure passate e future del neonato.

 

Il risarcimento per i familiari del neonato leso o deceduto

Nel caso in cui un neonato subisca gravi lesioni o muoia a causa di negligenza medica, anche i familiari hanno diritto a un risarcimento per i danni subiti, sia patrimoniali che non patrimoniali.

Quando un bambino nasce con gravi disabilità a causa di errori medici, questo può stravolgere le abitudini familiari, causando stress e modifiche significative nella vita dei genitori e dei familiari. I familiari possono richiedere un risarcimento per la lesione del rapporto parentale, poiché la necessità di dedicare più tempo e attenzione al bambino, e le preoccupazioni per la sua salute, comportano sofferenze e limitazioni.

Se il neonato muore poco dopo la nascita o in età più avanzata per colpa medica, i familiari hanno diritto a un risarcimento per la perdita del rapporto parentale. In questo caso, il risarcimento riguarda il dolore e lo sconvolgimento derivanti dalla perdita definitiva del legame con il bambino.

I familiari possono anche ricevere un risarcimento per danni non patrimoniali biologici se possono dimostrare di aver subito lesioni psichiche o fisiche a causa dello stress e del trauma provocati dalla situazione.

Oltre ai danni non patrimoniali, i familiari hanno diritto a un risarcimento per le spese mediche sostenute e future legate alla cura del bambino o in relazione al suo decesso.

 

 

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