Danno oculistico

Danno oculistico: come ottenere il risarcimento

Il danno oculistico può avere gravi ripercussioni sulla qualità della vita del paziente, causando non solo sofferenze fisiche ma anche psicologiche e socio-economiche.

Il nostro team di avvocati specializzati è qui per fornirti assistenza legale per farti ottenere un risarcimento adeguato.

 

 

Cos’è il danno oculistico

Il danno oculistico rappresenta una lesione che interessa l’apparato visivo, e può derivare da diagnosi errate, terapie inappropriate, interventi chirurgici mal eseguiti o complicazioni post-operatorie.

Tale danno può comportare disturbi di entità variabile, fino a determinare invalidità permanenti conseguenti alla perdita funzionale o anatomica dell’occhio.

Il paziente può riportare conseguenze che incidono non solo sulla propria integrità psico-fisica, ma anche sulla vita quotidiana e lavorativa.

Per tale motivo, il soggetto leso ha diritto di richiedere il risarcimento per i danni subiti

 

Quando sorge la responsabilità medica per danno agli occhi

La responsabilità medica per un danno agli occhi dopo l’intervento si configura quando è il risultato di una negligenza medica, rientrando così nell’ambito della malasanità.

In questi casi, la Legge Gelli-Bianco (Legge n. 24/2017) regola la responsabilità medico-sanitaria disponendo che il danneggiato può richiedere il risarcimento dei danni a seguenti soggetti:

  • alla struttura sanitaria, dove, ad esempio, è stato eseguito l’intervento, configurandosi una responsabilità contrattuale ai sensi degli articoli 1218 e 1228 del Codice Civile;
  • al medico, il quale risponde a titolo di responsabilità extracontrattuale ai sensi dell’art. 2043 del Codice Civile.

 

Cosa fare per ottenere il risarcimento per danno oculistico

Per ottenere il risarcimento per danno oculistico, è utile intraprendere una serie di passaggi giuridici. In primo luogo, occorre raccogliere tutta la documentazione medica pertinente, inclusi referti, diagnosi e cartelle cliniche.

Successivamente, si deve procedere con una perizia medico-legale per stabilire il nesso causale tra l’intervento medico e il danno subito.

Una volta acquisita la perizia, si potrà procedere con un tentativo di mediazione obbligatoria.

Solo in caso di riscontro negativo si potrà promuovere un’azione legale nei confronti della struttura sanitaria e/o del medico responsabile.

 

La nostra assistenza

Consapevoli delle difficoltà che puoi incontrare nell’affermare i tuoi diritti, ci impegniamo ad ascoltarti attentamente e comprendere appieno le tue esigenze.

Ti offriamo la soluzione al tuo problema occupandoci di:

  • raccogliere e analizzare la documentazione necessaria e i referti medici
  • valutare i danni emotivi e finanziari subiti per richiedere un risarcimento adeguato
  • rappresentarti in tutte le fasi del processo, dalle trattative iniziali fino all’eventuale contenzioso in Tribunale

Lavoreremo con determinazione per farti ottenere il massimo risarcimento possibile, mettendo a tua disposizione la nostra esperienza e professionalità.

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Cosa viene risarcito a seguito di un danno oculistico

A seguito di un danno oculistico, il paziente ha diritto a essere risarcito per:

  • danno biologico: relativo alle lesioni fisiche e psichiche riportate
  • danno morale: legato alla sofferenza interiore e psicologica causata dall’evento
  • danno esistenziale: concernente lo stravolgimento delle proprie abitudini di vita quotidiane e lavorative.

Inoltre, il risarcimento include anche i danni di natura patrimoniale, che comprendono:

  • danno emergente: le spese sostenute per cure mediche o ulteriori interventi
  • lucro cessante: la perdita di reddito dovuta alla diminuzione o alla perdita della capacità lavorativa.

Questi elementi devono essere attentamente valutati e documentati per determinare l’ammontare complessivo del risarcimento spettante al paziente danneggiato.

 

Danno oculistico e responsabilità medica: la Cassazione

Un principio rilevante in materia di danni oculistici è stato enunciato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 3492 dell’11 marzo 2022.

Questa sentenza ha stabilito che i medici e gli operatori sanitari hanno l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie per ridurre al minimo il rischio di complicanze, non solo durante l’esecuzione di interventi chirurgici, ma anche nella fase post-operatoria.

La Corte ha affermato che, in tema di risarcimento del danno, il chirurgo è tenuto a una diligenza che va oltre quella del buon padre di famiglia prevista dall’art. 1176, primo comma, del Codice Civile.

Invece, si applica la diligenza specifica del debitore qualificato ai sensi del secondo comma dello stesso articolo. Ciò implica il rispetto di tutte le norme e le precauzioni che costituiscono la conoscenza professionale in ambito medico, inclusa l’obbligazione di monitorare la salute del paziente anche dopo l’intervento.

 

Quali sono i principali danni agli occhi

I principali danni agli occhi che possono insorgere a seguito di un intervento chirurgico includono:

  • riduzione e disturbi della vista
  • lesioni o problemi alla cornea e alla retina
  • glaucoma
  • infezioni oculari
  • disturbi dell’iride
  • cecità
  • perdita dell’occhio

Gli errori comuni che possono portare a tali danni comprendono:

  • errato intervento di cataratta o correzione della miopia, che può causare infezioni, rottura della capsula del cristallino, lesioni o lacerazioni della cornea, emorragie oculari e distacco della retina
  • lesioni oculari derivanti da interventi di chirurgia oftalmica, con possibili conseguenze come perforazione del bulbo oculare o danno al nervo ottico
  • trapianti mal riusciti, che possono provocare glaucoma, infezioni e distacco retinico
  • diagnosi errate o mancata esecuzione di un’ecografia bulbare dell’occhio
  • distacco del vitreo dovuto a errore medico

Questi danni possono avere gravi ripercussioni sulla salute visiva del paziente, richiedendo un’attenta valutazione e gestione medica per prevenire e mitigare le complicanze.

 

 

 

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