Revoca assegno di mantenimento

Quando richiedere la revoca dell’assegno di mantenimento

La revoca dell’assegno di mantenimento può essere richiesta in presenza di specifici casi e può essere disposta o con un accordo consensuale tra le parti o in Tribunale.

In entrambi i casi, se stai cercando assistenza legale, i nostri avvocati esperti nel settore ti forniranno il supporto necessario.

 

 

Quando si può chiedere la revoca dell’assegno di mantenimento

La revoca del mantenimento (così come anche la modifica) è possibile quando cambiano significativamente le condizioni economiche rispetto a quelle stabilite al momento della separazione:

  • il coniuge obbligato perde il lavoro o si ammala
  • chi riceve il mantenimento migliora la propria situazione economica tramite eredità, un nuovo lavoro o una convivenza stabile.

Il Tribunale valuterà questi cambiamenti prima di decidere sulla revisione dell’assegno.

Se le parti sono concordi, si potrà presentare una richiesta congiunta.

 

La nostra assistenza per ottenere la revoca del mantenimento

Il nostro obiettivo è proteggere i tuoi diritti, comprendere le tue esigenze e farti ottenere giustizia attraverso avvocati specializzati in diritto della famiglia.

Dopo aver ricevuto la tua segnalazione:

  • Ti invieremo una mail di conferma con tutti i dettagli sui prossimi passaggi
  • Un nostro consulente ti contatterà per rispondere a qualsiasi dubbio o domanda
  • Analizzeremo attentamente i documenti relativi alla separazione
  • Prenderemo in carico il tuo caso, avviando subito le procedure necessarie.

I nostri avvocati si occuperanno inoltre di:

  • Redigere un accordo di revoca  del mantenimento o presentare richiesta in Tribunale
  • Seguirti in ogni fase del processo.

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Segnala il tuo problema

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Revoca assegno di mantenimento del figlio maggiorenne

Per revocare l’assegno di mantenimento a favore di un figlio che ha raggiunto la maggiore età, occorre inoltrare una richiesta formale al tribunale, evidenziando che il figlio ha acquisito la capacità di autosostentarsi economicamente.

Questo avviene nel momento in cui si può comprovare che il figlio ha ottenuto un impiego il cui reddito gli consente di soddisfare le proprie esigenze di base.

L’età invece fino alla quale un figlio maggiorenne può ricevere l’assegno di mantenimento dipende dal suo percorso di studi o formazione.

Tuttavia, la Cassazione ha recentemente fissato a 29 anni l’età massima per la cessazione di tale obbligo (secondo la sentenza Cass. 2056/2023).

 

Alimenti ai figli fino a quando devono essere pagati?

Anche dopo la separazione i genitori devono continuare a fornire supporto finanziario ai propri figli in base alle proprie possibilità, fino a quando i figli non raggiungono l’indipendenza economica.

Questo principio si applica anche se i figli sono senza lavoro, a patto che la loro disoccupazione non sia dovuta a mancanza di impegno o motivazione, ma piuttosto a circostanze al di là del loro controllo.

 

Come viene stabilito l’importo dell’assegno di mantenimento

Nel caso di separazione consensuale o divorzio congiunto, l’importo del mantenimento può essere concordato dai coniugi.

Se non c’è accordo, spetta al Giudice stabilire se e in che misura il mantenimento deve essere corrisposto, applicando i criteri previsti dalla legge 898/1970 sul divorzio.

Durante la prima udienza del procedimento, presieduta dal Presidente del Tribunale, vengono emessi provvedimenti temporanei e urgenti, che includono anche una decisione sul mantenimento, valida fino alla conclusione del procedimento o all’emissione della sentenza finale, che determinerà l’ammontare esatto del mantenimento.

 

 

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